domenica 30 agosto 2015

Capelli: le ricette per riparare i danni del sole


Durante l'estate la vita di mare e le docce frequenti possono mettere a dura prova la bellezza dei capelli, ecco perché è importante curarli in modo speciale. Conosci il modo giusto per lavarli? Evitare di stressare i capelli aiuterà la bellezza della tua chioma. Aggiungi il potere degli oli naturali e il gioco è fatto: anche in spiaggia non correrai il rischio di capelli aridi e sfibrati.


NO STRESS - Credi che proteggere i capelli al mare sia un'impresa impossibile?

Sbagliato! Per evitare che acqua salata, cloro e sole rendano i capelli stopposi, aridi e opachi è molto utile usare regolarmente un olio naturale. Puoi orientarti fra olio di jojoba, che si assorbe con facilità, olio di cocco se ami i profumi dell'estate, burro di karité, olio di argan o germe di grano, prezioso anche per il corpo perché combatte le smagliature della pelle e i segni del tempo. Massaggia l'olio per tutta la lunghezza dei capelli, li renderà più forti e splendenti. Puoi effettuare questa operazione all'inizio della giornata e ripeterla di tanto in tanto. Così i capelli saranno protetti con dolcezza anche durante bagni e tuffi.

BUONE ABITUDINI - Per sciacquare i capelli da cloro e salsedine ti basta una doccia leggera con acqua dolce. Quando ti è possibile, evita di lavare tutti i giorni i capelli con lo shampoo: utilizzando un olio naturale come impacco ti basterà risciacquarli sotto la doccia, a fine giornata, per avere una chioma lucente e sana. Lavare i capelli con eccessiva frequenza tende a inaridirli. In alternativa, acquista in farmacia o in erboristeria uno shampoo per uso frequente: meno aggressivo rispetto ai prodotti normalmente utilizzati, ti sarà utile per tutto l'anno, soprattutto se vai in palestra o in piscina.

LAVAGGIO CORRETTO - Sai che lo shampoo direttamente sui capelli è una pessima abitudine? Copia il modo giusto dai professionisti: versa una noce (non di più!) di shampoo in una ciotola e stempera con acqua tiepida, poi lava i capelli suddividendo il contenuto a più riprese. È importante massaggiare la cute con movimenti circolari e profondi, per poi passare alle lunghezze. Con questo semplice metodo eviterai di stressare i capelli e ti accorgerai che è sufficiente meno prodotto rispetto a quanto utilizziamo solitamente.

IMPACCO NUTRIENTE - Una o due volte alla settimana una maschera nutriente e ristrutturante può contribuire in maniera mirata alla bellezza della tua chioma. Mescola olio d'oliva oppure olio di ricino, mandorle dolci, avocado, ricco di vitamina E, o cocco: puoi aggiungere qualche cucchiaio di yogurt, altamente idratante, miele oppure latte di riso per ottenere un impacco naturale da massaggiare sui capelli umidi. Avvolgi la testa con un foglio di plastica trasparente per mezzora circa, poi sciacqua.

RIENTRO IN BELLEZZA - L'autunno è un periodo difficile per i capelli. Previeni cadute e debolezza con una cura a base di integratori di miglio da effettuare al rientro dalle vacanze. Non sempre conosciuto, questo cereale dalle numerose proprietà viene utilizzato anche per migliorare il piumaggio degli uccelli e possiede un effetto straordinario sui capelli, perché ne migliora forza e lucentezza. È il tempo giusto per dare un taglio alle doppie punte e ai capelli sfibrati: scegli un nuovo look, ti aiuterà a affrontare il rientro con più energia anche psicologicamente. Piastra? No, grazie. Sfrutta le belle giornate per asciugare i capelli al sole e concediti la libertà di una chioma meravigliosamente scompigliata e pazzerella.

I sintomi precoci della gravidanza


La sintomatologia di esordio della gravidanza si confonde molto facilmente sia con la sindrome premestruale sia con disturbi di differente origine (ad esempio, quelli causati dallo stress). Come si fa, dunque, a capire se si è incinta oppure no? L’unico metodo certo è il test di gravidanza, benché anch’esso abbia alcuni limiti (se effettuato nel modo errato o troppo precocemente), insieme al primo sintomo di dolce attesa, ovvero l’assenza di mestruazioni.


Vi sono, comunque, alcuni segnali da considerare e che potrebbero rappresentare la spia di una gravidanza: per saperli riconoscere, è fondamentale mettersi in ascolto del proprio corpo e saperlo “leggere”. Infatti, ciò che per alcune donne è un’anomalia, per altre può rientrare nella normalità.Ritardo delle mestruazioni - Come abbiamo sottolineato, il sintomo più “veritiero” ed evidente di una gravidanza è la mancanza di mestruazioni. Ma un ritardo può essere considerato la norma, laddove il ciclo mestruale si presenta solitamente irregolare. Così come in presenza di stress, traumi o cambio di stagione. Chiaramente, se il ritardo si protrae a lungo e le mestruazioni non compaiono, l’ipotesi di una gravidanza si fa più nitida. L’unico mezzo per avere una risposta sicura è il test, attendibile già dal primo giorno di ritardo.
Gonfiore e tensione della mammella - La gravidanza può annunciarsi con una sensazione di gonfiore della mammella e dolore al seno. Ma questi sintomi sono comuni anche alla sindrome premestruale e, dunque, con essa facilmente confondibili. C’è da aggiungere, però, che molte donne all’inizio della gravidanza percepiscono un cambiamento nella forma e nell’aspetto del seno. Quest’ultimo appare, dunque, non solo più gonfio e teso ma anche “diverso”: capita, infatti, che il capezzolo diventi più “scuro”. Anche in questo caso, sapersi osservare con attenzione è un ottimo modo per imparare a conoscersi e a prendersi cura di sé.
Sonnolenza o stanchezza eccessiva - Anche in questo caso, si tratta di sintomi spesso presenti in gravidanza ma comuni anche a numerose condizioni diverse dall’attesa. Sonnolenza e stanchezza possono, infatti, essere dovute a stress, surmenage lavorativo, cambio di stagione, carenze nutrizionali o patologie in corso (acute oppure croniche).
Nausea e repulsione per alcuni alimenti e odori - Quando si pensa ai primi sintomi di gravidanza, la nausea è una delle immagini più associate. E, infatti, la nausea gravidica fa parte di una sintomatologia molto comune, spia di una gravidanza che procede nel modo migliore. Quindi, è vero che provare una sensazione di nausea o repulsione verso taluni cibi e profumi può avere la stessa valenza di un test di gravidanza positivo. Il riconoscimento di questi segnali si fa più nitido se si inizia a sentire rifiuto proprio per ciò che fino al giorno prima si gradiva, per esempio per il caffè o per il proprio profumo preferito. Ma bisogna sempre tener presente che la nausea si può associare anche a disturbi nervosi, virus gastrointestinali, digestione difficile, intossicazione alimentare, intolleranze…
Crampi addominali - All’inizio della gravidanza, nel momento dell’impianto, l’utero si contrae e provoca dolori all’addome. I “crampi da impianto” sono comuni a molte donne e rientrano dunque nella vasta sintomatologia precoce di gravidanza. Ma il mal di pancia può essere causato anche dalle mestruazioni in arrivo oppure da semplici disturbi intestinali o, ancora, da stress ed emotività.
Perdite ematiche - Le perdite di tipo ematico di solito sono correlate all’inizio delle mestruazioni. Ma, se ci si conosce bene, le perdite ematiche “anomale” possono anche rappresentare la spia di un esordio di gravidanza. Quest’ultime si presentano più “leggere” e di colore diverso a quelle relative alle mestruazioni. Inoltre, in caso di gravidanza, le perdite ematiche non evolvono aumentando di intensità e quantità come durante il consueto svolgimento delle mestruazioni. Anche in questo caso, però, test e ginecologo rappresentano la via da perseguire per ottenere una risposta sicura.

domenica 9 agosto 2015

Tatuaggi, il 18% è contaminato da germi e funghi: scatta il divieto per pigmenti a rischio


Giro di vite del ministero della Salute sui prodotti per tatuaggi. Secondo le indagini condotte su un campione prelevato dai carabinieri del Nas, il 18% delle sostanze usate per realizzare tattoo risulta contaminato da microbi e funghi.


Il dicastero ha quindi disposto un provvedimento temporaneo che vieta la vendita e l'utilizzo dei pigmenti non conformi, con richiesta di campionamento ufficiale per le analisi in contraddittorio.

Le indagini - informa il ministero - sono state richieste dalla Direzione generale della prevenzione a seguito di quelle già condotte dall'Istituto superiore di sanità, su 350 campioni di pigmenti per tatuaggio, per accertare la sterilità e valutare le metodiche di sterilizzazione da parte delle aziende produttrici.

L'incarico di procedere al prelevamento dei campioni è stato affidato ai Nas che li stanno effettuando su tutto il territorio nazionale attraverso i comandi di Milano, Torino, Alessandria, Padova, Bologna, Parma, Pescara, Roma, Latina, Napoli, Bari e Palermo. Al momento, su 169 campioni prelevati, 29 sono risultati contaminati. Le operazioni sono ancora in corso.

giovedì 6 agosto 2015

Troppa bellezza rende gli uomini stupidi: “decisioni irrazionali se lei è il top”


La vita delle donne belle è più facile rispetto a quella di chi non lo è? Una credenza diffusa, che adesso trova un fondamento scientifico riscontrato in uno studio dell’Università cinese di Zhejiang.In particolare, l’aspetto gradevole di una donna avrebbe un forte impatto sulle decisioni maschili, alterandone la razionalità.


Lo studio cinese si è svolto in due fasi. In un primo momento a un campione di 20 uomini è stato chiesto di giudicare le foto di 300 donne e selezionarle come “attraenti” o “non attraenti”.
Poi, gli uomini hanno partecipato ad un gioco per pc in coppia, una volta con una “bella” e una volta con una “brutta”. Il gioco consisteva nel suddividere equamente una somma di denaro. Il risultato? le donne belle hanno ottenuto il 90% di denaro in più rispetto alle concorrenti.

Come avere gambe più leggere riattivando la circolazione


Ritenzione idrica e senso di gonfiore si combattono a casa, ma anche in… piscina! Pomeriggi alle terme e attività come il nuoto costituiscono una ricetta di salute per chi ha problemi di circolazione, perché grazie all’azione dell’acqua è possibile drenare, aiutare il dimagrimento e rassodare favorendo l’eliminazione delle tossine.A tavola una buona strategia è usare alternative light ai soliti cibi in grado di sollecitare il gusto senza appesantire e ricordarsi di bere tanto, soprattutto acqua e tisane. Il segreto per gambe sane e belle? Adotta uno stile di vita in grado di aiutare il tuo benessere ogni giorno: usare spesso la bicicletta e camminare sono una ricetta antietà capace di dare una scossa alla circolazione e aiutare il senso di leggerezza.




UN AIUTO DALLA DIETA – Per gambe leggere e scattanti è bene ridurre il consumo di sale a tavola. Non tutti sanno che il gusto si può modificare con pazienza e allenamento: inizia a fare attenzione a quanto sali i cibi e prova a diminuire le quantità che usi per l’acqua della pasta o per condire. Settimana dopo settimana ti abituerai a percepire un sapore più naturale. Via libera a tisane non zuccherate, acqua, tanta frutta e verdura. Soprattutto quando l’afa si fa sentire consumare dei pasti particolarmente ricchi può aumentare la sensazione di gonfiore e pesantezza, ecco perché è importante sostituire le tentazioni più caloriche con alternative light come frutta fresca, yogurt, miele e abbassare il consumo di carne rossa, fritti, salumi e salse.

SÌ AL MOVIMENTO – Praticare il nuoto aiuta la circolazione e favorisce il dimagrimento e il rassodamento muscolare. Inoltre, non sovraccaricando le articolazioni, le attività in acqua come il nuoto sono adatte anche a chi ha molti chili da smaltire. Camminare nell’acqua, sul bagnasciuga o in piscina, dona per esempio sollievo alle gambe e apporta notevoli benefici al corpo con un effetto drenante. In più, per le donne in gravidanza, questa semplice attività può risultare preziosa per tonificare i tessuti e migliorare la circolazione sanguigna, con conseguenze positive su stress e umore.

PICCOLE ACCORTEZZE - Attenzione a indossare sempre tacchi chilometrici, le scarpe giuste in grado di accompagnarti nella giornata sono fondamentali per il benessere delle gambe e della schiena, così come un abbigliamento scelto con gusto senza rinunciare al bisogno di comodità. Per merenda? Una coppetta di mirtilli e frutti di bosco per stimolare il microcircolo. Quando fai la doccia alterna poi getti di acqua calda e fredda, in modo da stimolare la circolazione: è lo stesso principio delle terme, che hanno un effetto terapeutico importante sulla circolazione periferica.

A FINE GIORNATA – Dedicare quindici minuti al proprio benessere non costa nulla, ma è determinante per combattere la stanchezza e ripartire con più slancio. Dopo il lavoro prepara un pediluvio con acqua calda e versavi qualche cucchiaio di sale grosso, utile per drenare, bicarbonato e un rametto di rosmarino, antibatterico e deodorante. Puoi aggiungere nell’acqua anche qualche goccia degli oli essenziali di pompelmo, ginepro e cipresso, che aiutano a decongestionare e favoriscono il microcircolo.

STRATEGIE QUOTIDIANE – Per i piccoli spostamenti usa la bicicletta… e i piedi! Camminare possiede numerosi benefici a livello cardiovascolare: fallo per almeno venti minuti e con il tempo cerca di aumentare il passo. Ti aiuterà a migliorare l’efficienza del cuore, favorendo il benessere di vene e arterie, oltre a mantenere il peso forma e abbassare la pressione arteriosa. Se ami camminare puoi sperimentare nordic walking, corsa e trekking andando alla scoperta delle zone naturali intorno all’area in cui vivi: il training giusto per avere gambe in forma e una qualità della vita più felice.

lunedì 29 giugno 2015

Camomilla, una tazza al giorno allunga la vita


La camomilla, oltre che calmare e spesso far digerire, sembra essere in grado di allungare la vita.
Lo sostiene uno studio condotto all'università del Texas (Usa) e pubblicato sulla rivista scientifica “The Gerontologist”.


I risultati della ricerca hanno rilevato che, bere ogni giorno l'infuso di fiori di camomilla, riduce del 29% il rischio di morte prematura rispetto a chi non lo ha mai bevuto. Sono stati presi a campione 1.677 uomini e donne di origine ispano-messicana, tenuti sotto controllo per 7 anni.
Al termine dello studio è stato evidenziato che, non solo la camomilla riesca a prolungare la vita, ma ha anche un effetto contro i microbi e contro le infiamamzioni, oltre ad essere un antiossidante naturale.

domenica 3 maggio 2015

Cancro al pancreas, come contrastarlo con la tintarella: lo studio dei medici Usa


Stare al sole potrebbe essere un'arma efficace per proteggersi da una delle forme di cancro più difficili da combattere, quello del pancreas.
Tra i fattori di rischio per lo sviluppo di questo cancro potrebbe infatti esservi un basso livello di vitamina d, di cui proprio il sole promuove una maggiore produzione nel nostro organismo (e che si trova anche in alcuni alimenti come ad esempio le uova e i funghi), tanto che nei Paesi con la minor quantità di luce solare i tassi di cancro risultano più alti.


È quanto emerge da uno studio della University of California San Diego School of Medicine pubblicato sulla rivista Journal of Steroid Biochemistry and Molecular Biology. Gli studiosi hanno esaminato 107 Paesi, prendendo in considerazione nell'analisi dei tassi di sviluppo di cancro al pancreas anche altri fattori fondamentali, come il consumo di alcol, il fumo e il tasso di obesità. «Anche prendendo in conto questi fattori di rischio, restava forte questa correlazione tra minore luce solare e sviluppo di questi livelli di cancro» spiega il professor Cedric Garland, autore dello studio. «Le persone che vivono nei Paesi soleggiati vicino all'equatore hanno solo un sesto del tasso di incidenza di cancro al pancreas» aggiunge, concludendo che «l'importanza della carenza di luce solare suggerisce fortemente ( ma non prova )che la carenza di vitamina D può contribuire al rischio di cancro al pancreas».  Il tumore al pancreas e' un 'big killer' silenzioso: secondo alcuni dati diffusi dall'Aiom (Associazione italiana di oncologia medica)ogni anno in Italia colpisce circa 12.700 persone, la maggior parte delle quali tra i 60 e gli 80 anni, circa il 3% di tutte le nuove neoplasie diagnosticate ed e' un nemico insidioso, perché in fase precoce i sintomi possono essere non molto evidenti e piuttosto vaghi. Le cellule tumorali pancreatiche sono particolarmente resistenti ai farmaci, che non riescono a bloccarne lo sviluppo, ma solo a rallentarne in modo estremamente limitato la crescita. Segnali chiari compaiono quando hanno ormai iniziato a diffondersi agli organi circostanti o hanno bloccato i dotti biliari.  Si tratta di una delle neoplasie a prognosi più sfavorevole: solo il 7% degli uomini e il 9% delle donne risultano vivi a 5 anni, anche se alcune terapie basate sulle nanotecnologie possono migliorare seppur di poco la sopravvivenza. I fattori di rischio per lo sviluppo della malattia includono il fumo di sigaretta, l'obesità, la scarsa attività fisica e alcune patologie pregresse, come ad esempio il diabete mellito o la pancreatite cronica.